Descrizione
La cena di beneficenza organizzata dal gruppo d’appoggio di San Giovanni Incarico è stata un grande successo, richiamando una partecipazione straordinaria in un noto ristorante del paese. L’iniziativa ha unito istituzioni locali, associazioni e cittadini con un unico obiettivo: sostenere le attività benefiche Messe in campo dall'Associazione la Torre.
Tra i presenti, spiccavano figure di rilievo come il sindaco Paolo Fallone, il presidente del consiglio comunale Gaetano Battaglini, il vicesindaco Marco Di Santo, l’assessore Gianmarco Cichelli e la consigliera Ilenia Farina. Non sono mancati i parroci del paese, don Antonio Ricci e don Aurelio Ricci, che con la loro presenza hanno sottolineato il valore della solidarietà verso i più deboli, unitamente alla Caritas parrocchiale e la Pia Congregazione Vergine SS. della Guardia, rappresentata dal priore Lello Di Santo. Durante la serata, il sindaco Fallone ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando l’importanza della solidarietà come pilastro di una comunità unita. Ha inoltre affrontato temi delicati come l’emergenza sociale rappresentata dal suicidio, un argomento recentemente approfondito in un convegno promosso dal Comune.
L’atmosfera conviviale, resa ancora più speciale dalla musica e dalla condivisione, ha visto i partecipanti dimostrare grande generosità attraverso donazioni destinate a finanziare progetti solidali locali. La serata ha assunto un significato particolare in vista delle festività natalizie, simboleggiando l’autentico spirito del Natale.
L’evento è stato organizzato dal Gruppo D’Appoggio di San Giovanni Incarico dell'Associazione La Torre, formato dai volontari: Carlo Di Santo, Luisella Piccirilli, Carlotta Scognamillo, Ruggiero Mollo, Luigi Scognamillo, Cristina Lombardi, Francesca Zimarri, Gabriella Renzi, Luciano Castellini, Vittorio Piccirilli, Romano Omiri, Marco Di Santo, Martina Mollo, Andrea Zimarri e Augusto Lombardi.
Al termine della serata, gli organizzatori hanno ringraziato calorosamente tutti i partecipanti, auspicando che questa tradizione possa crescere negli anni, alimentata da valori autentici come la generosità e l’amore per il prossimo.
L'intervento del sindaco Paolo Fallone
“Porto i saluti di tutta l’Amministrazione comunale. Questa sera siamo qui insieme, io Gaetano, Marco, Gianmarco e Ilenia Farina, uniti senza distinzione di colore politico, per il bene della comunità e per costruire un progetto condiviso a sostegno dei più fragili.
Desidero esprimere la mia gratitudine per questa serata all’insegna della solidarietà e cogliere l’occasione per ricordare Roberto Manna, che si è distinto dedicando la sua vita a favore degli ultimi. Roberto ha rappresentato un esempio straordinario di generosità, spendendo ogni giorno le sue energie per chi era più in difficoltà. Il suo impegno resta un modello per tutti noi.
Voglio anche condividere con voi un’esperienza significativa: il recente convegno sul tema del suicidio, una vera emergenza sociale. Quell’incontro ha suscitato profonde emozioni e una riflessione collettiva su un tema così delicato e importante.
Questa iniziativa di beneficenza dimostra ancora una volta la capacità della nostra comunità di rispondere con generosità alle sfide del nostro tempo. Ringrazio tutti voi per la partecipazione e, in particolare, don Antonio Di Lorenzo, Carlo Di Santo e il Gruppo D’Appoggio per il loro straordinario impegno.
Concludo porgendo a voi e alle vostre famiglie i miei più sinceri auguri di un sereno Natale e di un 2025 ricco di speranza, solidarietà e memoria verso chi, come Roberto Manna, ha reso il mondo un posto migliore con il suo esempio.”
L'intervento di don Antonio Di Lorenzo
“Cari amici, riflettiamo insieme sul vero significato del Natale. Esso risiede nella cura per chi è indifeso, debole, fragile. Parlo di chi, da solo, non ce la fa e ha bisogno di essere accudito, come un bambino. Questo è il Natale autentico: un’occasione per mettere al centro tenerezza, vicinanza, solidarietà e condivisione.
Se questi valori non trovano spazio nelle nostre tradizioni e abitudini, allora non stiamo parlando di Natale.
Ricordiamoci delle parole dei pastori quando ricevono l’annuncio degli angeli: Andiamo a Betlemme a vedere questo avvenimento. Betlemme non è Gerusalemme, non è un centro di potere o di prestigio, ma un piccolo villaggio sconosciuto. Dio ha scelto le vie secondarie, le periferie, non quelle preferenziali o privilegiate.
Essere volontari e spendersi per gli altri è la più grande e bella avventura che possiamo intraprendere. Quando Dio si è fatto uomo, non ha scelto una reggia o i personaggi noti, ma ha scelto la periferia, i luoghi dell’emarginazione. È lì che si trova la salvezza.
La gioia e la felicità non dipendono dal conto in banca, dalla notorietà, dalla carriera o dal successo, ma si trovano nella capacità di stare accanto a chi vive ai margini, a chi ha bisogno di essere accompagnato.
Vi ringrazio di cuore, perché ogni anno sostenete con generosità le persone più fragili. Io, ormai, vivo una vita semplice, quasi francescana, e non ho bisogno di nulla, ma vi ringrazio a nome dei poveri e di coloro che riusciamo a servire grazie al vostro aiuto.
Vi porto i saluti della periferia, degli ultimi, di chi vive ai margini, perché è con loro che mi sento a casa. Sempre più sono convinto che il mio posto sia lì. Il vostro impegno è un onore e un motivo di speranza per tutti noi. Grazie di cuore.”