Descrizione
ORDINANZA
Sindaco
Registro Generale N. 55 DEL 11-11-2020
Oggetto: Misure in relazione all'urgente necessità di prevenire assembramenti dipersone, nell'ambito dell'emergenza sanitaria di contenimento delladiffusione del contagio da virus covid-19, e di tutela della salute pubblica.Individuazione aree da interdire al pubblico (art. 1, comma 3, del DPCM 24 ottobre 2020)
IL SINDACO
Visti:• la Legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed in particolare l'art. 7;• la Legge 23 dicembre 1978, n. 833 "Istituzione del servizio sanitario nazionale" ed in particolare gli artt. 13 e 32;• il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della l. 15 marzo 1997, n. 59", ed in particolare l'art. 117;• l'articolo 50, comma 5, del Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con DecretoLegislativo 18 agosto 2000, n. 267, che demanda al Sindaco l'emanazione di ordinanze contingibili ed urgenti, nelcaso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere locale;• l'articolo 54, comma 4, del Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con DecretoLegislativo 18 agosto 2000, n. 267, che attribuisce al sindaco, quale ufficiale del Governo, la possibilità di adottare con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica, nonché ilsuccessivo comma 4 bis che specifica che i provvedimenti adottati concernenti l'incolumità pubblica sono diretti a tutelare l'integrità fisica della popolazione;• la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato diemergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili (Covid-19);• la delibera del Consiglio dei ministri 29 luglio 2020 con la quale è stato prorogato lo stato di emergenza inconseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili fino al15 ottobre 2020;• la delibera del Consiglio dei ministri 07 ottobre 2020 con la quale è stato prorogato lo stato di emergenza inconseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili fino al31 gennaio 2021• il Decreto Legge 25 marzo 2020, n. 19, come convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n. 35recante "Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19";Decreto Sindaco n.54 del 11-11-2020 San Giovanni Incarico Pag. 2• il Decreto Legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante"Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19";• il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020 recante "Ulteriori disposizioni attuative deldecreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante«Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti perfronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19»;• Visto il DPCM del 3 novembre 2020 recante: “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, conmodificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenzaepidemiologica da COVID-19»”
RICHIAMATO
l’articolo 11 del DPCM 24 ottobre 2020, per il quale “Il Prefetto territorialmente competente, informandopreventivamente il Ministro dell'interno, assicura l'esecuzione delle misure di cui al presente decreto, nonché monitora l'attuazione delle restanti misure da parte delle amministrazioni competenti. Il Prefetto si avvale delle Forze di polizia, con il possibile concorso del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e, per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell'Ispettorato nazionale del lavoro e del Comando carabinieri per la tutela del lavoro, nonché, ove occorra, delle Forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidentedella Regione e della Provincia autonoma interessata”;
CONSIDERATO
la Direttiva 2006/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (cosiddetta "Direttiva Bolkestein") riconosce, quali limiti all'accesso alle attività di servizi ed al loro esercizio, i "motivi d'interesse generale", riconosciuti dalla Corte di Giustizia europea, tra i quali "l'ordine pubblico, la pubblica sicurezza, l'incolumità pubblica, la sanità pubblica, la tutela dell'ambiente, incluso l'ambiente urbano, il mantenimento dell'ordine sociale, la sicurezzastradale", riconoscendo alle autorità amministrative la facoltà di disporre le restrizioni rese a tal fine necessarie secondo principi di necessità, proporzionalità e non discriminazione;l'art. 31 del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità ed ilconsolidamento dei conti pubblici" convertito con modificazioni nella Legge 22 dicembre 2011 n. 214, purliberalizzando, di fatto, gli orari delle attività, come si è detto, riconosce tuttavia al comma 2, come principiogenerale dell'ordinamento, il rispetto dei vincoli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell'ambiente, iviincluso l'ambiente urbano, e dei beni culturali; l'art. 41, comma 2, della Costituzione italiana sancisce la necessitàdi proteggere i valori primari attinenti alla persona e l'utilità sociale (fra cui ragioni imperative di interessegenerale), il cui rispetto costituisce il limite insuperabile alla libertà di ogni iniziativa economica privata; la Corte Costituzionale, con sentenza n. 152 del 26 aprile 2010, ha dichiarato - rigettando la censura di violazionedell'articolo 41 della Costituzione - che "Questa Corte ha costantemente negato che sia 'configurabile una lesione della libertà d'iniziativa economica allorché l'apposizione di limiti di ordine generale al suo esercizio corrispondaall'utilità sociale'";l'articolo 32 della Costituzione tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo ed interesse dellacollettività;
RILEVATO
che in relazione ai dati sanitari si è riscontrato un aumento della percentuale dei contagiati;che i servizi di controllo, finalizzati al rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione del Covid-19, effettuati dalle Forze di Polizia e dalla Polizia Locale hanno evidenziato le difficoltà che si riscontrano nel garantire ilrispetto delle prescrizioni in talune località a causa delle condizioni di forte aggregazione nelle ore serali enotturne;che il DPCM del 24 ottobre 2020 prevede che le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti,gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per unmassimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo dicibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; è fatto obbligo agli esercenti di esporre all’ingresso dellocale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse nel locale medesimo (nonché negli spazi onelle strutture all'aperto attrezzati per il consumo di alimenti e bevande, annessi funzionalmente ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione, se presenti, autorizzati su suolo pubblico), sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti;che a tutela della salute pubblica, secondo un criterio di necessità, adeguatezza e proporzionalità e contemperando i principali interessi in gioco, risulti opportuno che il Sindaco, per motivi imperativi di interessegenerale, correlati ad esigenze di tutela della salute pubblica, debba limitare, nel rispetto dei principi di necessità,proporzionalità e non discriminazione, l’esercizio delle attività commerciali, prevedendo disposizioni particolari di salvaguardia in relazione all’esercizio delle medesime attività, anche al fine di renderle compatibili con le funzioni territoriali in ordine alla salute dei cittadini;Decreto Sindaco n.54 del 11-11-2020 San Giovanni Incarico Pag. 3
RAVVISATA
la necessità di adottare, in coerenza con la ratio che ispira i provvedimenti emergenziali richiamati, misure in grado di contrastare efficacemente la diffusione del Covid-19, con particolare riguardo a quei fenomeni di elevata concentrazione di persone in strade, piazze e aree urbane;la necessità di intervenire attraverso l’adozione di un provvedimento d’urgenza in grado di attuare concretamentele disposizioni del DPCM 24 ottobre 2020, nonché di favorire un’efficace attività di controllo sul rispetto dellemisure anti-Covid-19;l'evidente utilità, al fine di contenere la pandemia, della riduzione delle occasioni di assembramento che possonoverificarsi nell'ambito delle fasce di età più basse della popolazione;
TENUTO CONTE CHE
l’area costituita dal Centro Urbano e nello specifico:1. Piazza Umberto I, Viale Rimembranza, Piazza Mazzini, Piazza Regina Margherita, PiazzaFalcone e Borsellino e balconate, Piazzale Matrice, Belvedere, Largario Scuola Salvo D’Acquisto,e le relative strade di collegamento quali:2. via Quinto Tasciotti, Via Civita Farnese Centro (dal Belvedere al plesso scolastico Salvo D’Acquisto), Via Matrice (da incrocio SR82 ad ingresso parcheggio Matrice), via Fontana, in ragione della loro localizzazione e delle caratteristiche degli specifici contesti urbani, logistici eambientali, come aree che più di altre favoriscono e incentivano la presenza concomitante di unnumero così elevato di persone da rendere impossibile il rispetto del distanziamento fisico e dascongiurare situazioni di assembramento pregiudizievoli di ogni forma di profilassi e di comportamentorispettoso delle misure di contrasto alla diffusione del virus, per le quali occorre, al momento, e fatte salve successive ulteriori valutazioni conseguenti all’evolversi della situazione emergenziale, intervenire ai sensi dell’art. 1, comma 3, DPCM 24 ottobre 2020;
DATO ATTO
che il presente provvedimento, adottato ai sensi del comma 4 dell’art. 54 del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è stato preventivamente comunicato al Prefetto, anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla sua attuazione;che ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, sussistono ragioni di impedimento alla preventivacomunicazione di avvio del procedimento ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi per le particolari esigenze di celerità del procedimento;ritenuta la sussistenza dei presupposti per l’emanazione di ordinanza contingibile ed urgente; contingibile, per lastraordinarietà che delinea la situazione; urgente, per la necessità nel caso di specie di dare immediata tutelaall’interesse della salute dei cittadini;
ORDINA
per le motivazioni espresse in premessa, in relazione all’urgente necessità di disporre interventi volti acontrastare assembramenti di persone, al fine di prevenire situazioni che favoriscano la diffusione delcontagio epidemiologico da COVID-19 con conseguente grave rischio per la salute pubblica:A. Al fine di evitare situazioni di assembramento nelle piazze e nelle strade del centrourbano, si attua la misura della chiusura parziale nella fascia oraria che va dalle 17:00alle 20:00 delle seguenti aree:1. Piazza Umberto I, Viale Rimembranza, Piazza Mazzini, PiazzaRegina Margherita, Piazza Falcone e Borsellino e balconate,Piazzale Matrice, Belvedere, Largario Scuola Salvo D’Acquisto,e le relative strade di collegamento quali:2. via Quinto Tasciotti, Via Civita Farnese Centro (dal Belvedere alplesso scolastico Salvo D’Acquisto), Via Matrice (da incrocio SR82 ad ingressoparcheggio Matrice), via Fontana,Decreto Sindaco n.54 del 11-11-2020 San Giovanni IncaricoPag. 4B. In tali aree e nella fascia oraria di chiusura è fatto divieto di sostare e verrà consentito ilsolo transito e l’accesso alle attività commerciali regolarmente aperte e alle abitazioniprivate.C. Viene fatta deroga all’utilizzo delle suddette aree, per comprovate esigenze di salute odi assoluta necessità, ovvero possono utilizzare tale aree le persone residenti nelcomune di San Giovanni Incarico che, per particolari esigenze di salute certificate,hanno necessita di svolgere attività di svago e passeggio all’aperto, da soli oaccompagnati da un convivente.D. Possono inoltre transitare, in deroga al divieto, fermo restando il divieto distazionamento, le persone anagraficamente residenti o comunque che accedono alleabitazioni private (parenti, persone addette all’assistenza di persone, commensali, etc.),le persone che svolgono nell’area la propria attività lavorativa, le persone cheaffluiscono agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande pereffettuare consumazioni al tavolo e che, successivamente, da essi defluiscono, gliaddetti al servizio di consegna a domicilio.E. Per il transito, l’accesso alle attività commerciali, e le particolari esigenze su descritte,si applicano le regole comportamentali indicate dal DPCM 24.10.2020.F. Sono escluse le aree pubbliche regolarmente assegnate alle attività commerciali per losvolgimento della somministrazione, secondo le modalità e le normative anti-Covidvigente.G. Il divieto si applica dal giorno dell’emanazione e per una durata di 15 giorni.
AVVERTE CHE
Ai sensi dell’art. 2, comma 1, del Decreto-Legge 16 maggio 2020, n. 33, come convertito in Legge 14 luglio 2020, n. 74, salvo che il fatto costituisca reato, le violazioni del decreto legge medesimo, ovvero dei decreti e delle ordinanze adottate in attuazione dello stesso, sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria di cui all’articolo 4, comma 1, del Decreto-Legge 25 marzo, n.19, convertito in Legge n. 22 maggio 2020, n. 35, da euro 400,00 ad euro 1.000,00. È comunque fatta salva l’applicazione delle ulteriori sanzioni previste da disposizioni legislative o regolamentari.Il presente provvedimento ha efficacia immediata ai sensi dell’art. 21-bis della L. 7/08/1990, n. 241, pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune di San Giovanni Incarico;Per l’annullamento della presente ordinanza è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di decadenza di sessanta giorni dalla sua pubblicazione all’Albo Pretorio, ai sensi dell’articolo 29 del Codice del processo amministrativo approvato con Decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, oppure, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla stessa data, ai sensi dell’articolo 9 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199.
DISPONE
la pubblicazione della presente Ordinanza all’Albo Pretorio del Comune di San Giovanni Incarico; La trasmissione di copia della presente ordinanza al Prefetto di Frosinone ed al Questore di Frosinone. La Polizia Municipale e gli altri agenti della forza pubblica sono incaricati del controllo sull’ottemperanza dellapresente ordinanza.Diritto di accesso e di informazione dei cittadini previsto dalla legge 7/8/1990, n.241 e s.m.i.:Autorità emanante: Comune di San Giovanni Incarico Ufficio presso il quale è possibile prendere visione ed estrarre copia degli atti del procedimento: UFFICIO POLIZIA LOCALE Il responsabile del procedimento è L’ Ag. di P.L. Stefano Di Santo.Si informa che, ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lgs. n. 196/2003), modificato dal d.lgs. n. 101/2018 di adeguamento della disciplina al regolamento europeo sulla privacy (Reg. UE n. 679/2016, GDPR) i dati personali raccolti sono trattati esclusivamente per la definizione del presente procedimento, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia, ivi incluse quelle relative al segreto professionale, e in relazione al contesto emergenziale in atto.
Il SindacoPaolo Fallone